Non è bastato un accordo sottoscritto a ottobre scorso per risolvere la questione “Latte” in Puglia. Nonostante la firma dei rappresentanti dei produttori e quella delle associazioni di categoria dei trasformatori, allevatori associati a Confagricoltura Puglia lamentano che i caseifici non rispettano gli accordi sottoscritti nel Protocollo di Intesa. Una situazione che aggrava l’emergenza economica nelle aziende, realtà strette in una morsa tra il caro energia e un prodotto che viene pagato loro meno dei costi di produzione.
Per cercare una soluzione, Confagricoltura Puglia ha scritto all’assessore all’agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia per riportare il problema al centro delle priorità regionali.
“È una situazione ormai esplosiva, che sta portando a enormi problemi per le Aziende produttrici e, in prospettiva, porterà all’abbandono definitivo delle stalle con le ripercussioni che ben può immaginare sull’intera economia di vasti territori” – si legge nel documento inviato all’assessore regionale a firma del presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro – “I caseifici, come ben sa, hanno disertato a novembre dell’anno scorso l’ultima riunione del Gruppo ristretto del Tavolo che avrebbe dovuto redigere il contratto tipo per la fornitura del latte”.
“Da quel momento, in pratica, agiscono come meglio gli conviene” – si legge inoltre – “senza tenere in alcun conto che i prezzi dei fattori produttivi, nel frattempo, sono schizzati alle stelle e fanno firmare dei contratti a cui allegano Tabelle qualità completamente difformi da quelle definite anche con loro al Tavolo”.
A rafforzare il messaggio contenuto nel documento, Confagricoltura Puglia ha allegato copie di fatture che comprovano le proteste degli allevatori.
L’organizzazione è quindi pronta a sostenere in tutte le sedi i diritti dei propri associati a veder rispettati gli accordi.
“Non nascondo che, se le cose non cambieranno in tempi brevi” – ha concluso Lazzàro nella lettera all’assessore Pentassuglia – “mi vedrò costretto a supportare la richiesta degli Allevatori di mettere in campo azioni forti a difesa delle imprese che accendano i riflettori dell’opinione pubblica sulla situazione”.
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