Gli amministratori di condominio fanno squadra con le altre professioni del territorio. La figura dell’amministratore di condominio diventa infatti sempre più multidisciplinare: una professione che ha bisogno di competenze in diversi campi, si relaziona con gli altri ordini professionali e recepisce le istanze dei cittadini, anche in virtù dei bonus fiscali che il governo ha messo a disposizione dei condomini, dal superbonus a tutti gli altri bonus per gli interventi sulle strutture abitative condominiali. Molto importante è la formazione.
È il messaggio del convegno nazionale “L’amministratore professionista di condominio. Multidisciplinarietà e capacità relazionali nella società post-moderna” che si è svolto a Taranto sabato 30 aprile 2022, nella Galleria meridionale del Castello Aragonese.
L’incontro è stato promosso da Anaci – Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari Taranto, guidata dal presidente Anaci Taranto Giovanni Schiavone, componente della giunta nazionale. Nella città sono giunti i vertici dell’associazione e gli amministratori di condominio Anaci di tutta Italia; con gli associati, erano presenti il direttivo (costituito dal presidente nazionale ing. Francesco Burrelli, dal tesoriere nazionale dottor Giuseppe Merello e dal segretario Nazionale dottor Andrea Finizio) e la giunta nazionale, che per la prima volta si è riunita a Taranto; il presidente regionale Anaci Antonio De Giovanni; il presidente della Prima Sezione del Tribunale di Taranto dott.ssa Stefania D’Errico; i rappresentanti della Marina Militare, del Comune e della Provincia di Taranto. L’evento suggella i festeggiamenti dei 25 anni dalla costituzione della prima associazione di amministratori di condominio a livello nazionale. Il convegno è stato moderato dall’avvocato Francesco Rizzi, direttore del Centro studi Anaci Taranto ed ha visto confronto la professione di amministratore di condominio con gli ordini professionali degli avvocati (presidente avv. Antoniovito Altamura), dei commercialisti (presidente dott. Francesco Vizzarro) e degli ingegneri (presidente ing. Luigi De Filippis). Nella seconda parte del convegno, il presidente Burrelli, il segretario nazionale Finizio ed il dottor Cosimo Fraccascia, psicologo clinico, hanno affrontato i problemi attinenti la professione dell’amministratore di condominio, la relazione ed il confronto con i clienti, gli aspetti psicologici del lavoro.
Il presidente Anaci Taranto Giovanni Schiavone ha dichiarato: “Negli ultimi anni, lo Stato italiano ha dato la possibilità di usufruire di bonus fiscali, da quello più importante, il bonus 110 per cento ad altri, per migliorare i condomini e renderli green. Lo Stato ci dà questa possibilità, ma dobbiamo essere anche attenti agli adempimenti che lo stesso Stato richiede, affinché i nostri clienti condòmini non abbiano problemi nei controlli fiscali successivi e abbiano un servizio altamente professionale. L’amministratore di condominio è chiamato a prepararsi per rispondere prontamente alle varie casistiche. Anaci ha fortemente voluto investire nella formazione dei suoi iscritti, affinché gli stessi possano essere dei veri professionisti aggiornati costantemente alle normative: un appello a tutti affinché la formazione avvenga in modo qualificato. Siamo tutti coinvolti in questo percorso di formazione continua ed esperienza: oggi, in questo scenario bellissimo del Castello Aragonese, è rappresentata tutta l’Anaci nazionale che si confronta con gli altri professionisti che quotidianamente vengono accostati alla nostra professione”.
“Gli amministratori di condominio sono oggi in prima linea per affrontare le difficoltà burocratiche ed economiche di bonus per gli immobili. “Inizialmente il governo ha pubblicizzato il superbonus come una possibilità di rilancio” – ha rilevato Schiavone – “purtroppo, dopo la pandemia – anche a causa di alcune truffe rilevate nel settore – ci sono stati blocchi e controlli. Oggi riscontriamo forti problemi nel prosieguo di queste opere perché gli istituti di credito hanno rallentato o bloccato le cessioni e le aziende sono in forte difficoltà. Gli amministratori sono le prime figure a capo della filiera. Ci siamo battuti fortemente anche con lo Stato per i nostri compensi, riconosciuti ma non detraibili, spiegando che occorre distinguere la figura dell’amministratore dal responsabile lavori. Come Anaci nazionale siamo seduti su tutti i tavoli più importanti, lottiamo affinché il governo ci aiuti a superare gli ostacoli”.
Il presidente nazionale Anaci Francesco Burrelli ha spiegato qual è il futuro della professione: “E’ arrivato il momento in cui l’amministratore professionista non sia solo un amministratore di condominio: il futuro sarà infatti un amministratore dell’intero patrimonio immobiliare che si occuperà di tutti i servizi, inerenti non solo la mera amministrazione (come il pagamento delle bollette e altro), ma la gestione del facility manager, del building manager, del valutatore immobiliare. Sarà una figura capace di occuparsi di diversi temi, come le comunità energetiche, gli indici di convenienza, la valorizzazione delle proprietà immobiliari: per esempio, occorre valorizzare i 4mila castelli che abbiamo in tutta Italia. In questi faremo i nostri convegni; in strutture come questo bellissimo castello – ha detto in riferimento al Castello Aragonese di Taranto –, per valorizzare il patrimonio e le bellezze comuni, i territori e le culture”. Inoltre, “la comunicazione è un aspetto importante. L’amministratore non deve essere solo un tecnico, un fiscalista, un legale; deve saper ascoltare”.
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