Fondazione per la Biennale del Mediterraneo

Primo tavolo di lavoro ieri pomeriggio a Palazzo di Città per delineare il programma di interventi che dovrà garantire l’operatività della Fondazione Biennale italiana del Mediterraneo, la struttura che farà da base per la realizzazione dell’importante rassegna che per Taranto rappresenta un traguardo di importanza epocale non solo se solo di pensa a quali e quanti vantaggi potrà apportare in termini di visibilità e promozione dell’immenso patrimonio storico-artistico-culturale. Ma anche in ottica della riorganizzazione del modello economico cittadino che potrà puntare con ulteriore decisione su maggiori flussi turistici grazie al diverso posizionamento internazionale di cui l’intero territorio potrà beneficiare.

Nato da una felice intuizione del sindaco del capoluogo ionico, Rinaldo Melucci, e sviluppato in collaborazione con il Ministero della Cultura e la Regione Puglia, questo progetto prevede la fondazione di una struttura permanente a Taranto per la promozione della ricerca, dell’innovazione e della produzione nei settori delle arti, dell’architettura e del design, con l’obiettivo di agevolare la diversificazione produttiva e la transizione verde dell’economia. Una finalità che è stata ribadita nel corso di un tavolo tecnico volto a definire le specifiche modalità e tempistiche di attuazione sia del progetto scientifico sia degli altri impegni assunti con il Protocollo, anche con riferimento ai relativi fabbisogni finanziari.

L’incontro, a cui hanno preso parte, fra gli altri, il dott. Angelo Piero Cappello, direttore generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura, il capo di Gabinetto del Comune, avv. Greta Marraffa, la direttrice del “MArTa”, dott.ssa Stella Falzone, la dott.ssa Francesca Romana Paolillo, Soprintendente ABAP Taranto, il direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio presso la Regione Puglia, dott. Aldo Patruno, il dirigente comunale dott. Francesco Murianni, è servito per raccogliere pareri sulle linee da seguire per l’istituzione del soggetto giuridico che dovrà occuparsi della governance della “Biennale” che, come ha sostenuto nel suo intervento il capo di Gabinetto del Comune “rappresenta un passo fondamentale nel processo di rigenerazione urbana, culturale ed economica avviato dall’Amministrazione Melucci”.

“Questo evento” – ha aggiunto l’avv. Marraffa – “non solo valorizza il potenziale di Taranto come hub culturale, ma mira anche a creare le condizioni per il radicamento e la crescita di imprese culturali e creative nel territorio. Imprese che saranno legate sia ai processi di valorizzazione del patrimonio storico artistico locale, sia ai settori della blue e green economy e dell’innovazione tecnologica applicata ai materiali, in linea con la tradizione industriale e produttiva della città”.

Permeata da una valenza strategica a livello nazionale e internazionale, collegata all’organizzazione di un evento biennale che vedrà Taranto ospitare una piattaforma di confronto e scambio tra i paesi del Mediterraneo, la rassegna avrà importanti risvolti geopolitici e diplomatici, rafforzando il ruolo della “città dei due mari” come punto di riferimento culturale e innovativo. Inoltre, la “Biennale del Mediterraneo” sarà anche uno spazio di confronto sui temi del Nuovo Bauhaus europeo e un laboratorio per la definizione di nuovi approcci per lo sviluppo sostenibile del territorio, in coerenza con il Green New Deal comunitario.

Per dare concretezza al progetto, Comune, Regione e Ministero hanno definito un Protocollo di Intesa per l’organizzazione e gestione stabile della Biennale italiana del Mediterraneo, formalmente sottoscritto il 24 aprile 2024. L’accordo è il frutto di tre anni di lavori di approfondimento tematico, durante i quali il Comune di Taranto ha predisposto un primo progetto scientifico per l’implementazione della Biennale. L’obiettivo finale è creare un ambiente fertile per la crescita di imprese culturali e creative, valorizzando il patrimonio storico artistico locale e promuovendo l’innovazione tecnologica e la sostenibilità. Concetti e prospettive che sono stati al centro delle valutazioni formulate dai partecipanti a quello che si è rivelato un proficuo momento di confronto.

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