Nella Città degli Imperiali, in quel di Francavilla Fontana, sorge un piccolo gioiello architettonico, storico, artistico e religioso: l’antica Chiesa di San Sebastiano. Fortemente voluta dalla famiglia degli Imperiali che ha dominato la città per oltre due secoli portandola al massimo del suo splendore, la chiesa è adiacente all’attuale Scuola Media “Vitaliano Bilotta” che un tempo era il Real Collegio degli Scolopi.
Una storia affascinante è alla base dell’imponente struttura religiosa degna di ammirazione non solo degli abitanti di Francavilla che, nonostante siano fortunati ad avere nella propria città una così bella opera d’arte, la conoscono poco, ma anche di tanti turisti che ne ammirano la bellezza, ne colgono i dettagli e ne restano incantati.
Come uno scrigno ricco la Chiesa di San Sebastiano contiene al suo interno dei veri e propri oggetti preziosi che raccontano un’epoca.
Materiali pregiati uniti all’arte dei maestri carpentieri hanno creato altari preziosi, tele importanti, capitelli fregiati.
Esempio di architettura imponente, la cupola superiore richiama quelle romane e partenopee. La chiesa ha al suo interno immensi spazi che includono ben sette altari di cui due impreziositi dal barocco e dalla pietra leccese.
Se la facciata accoglie i turisti e i fedeli con la sua pietra-carparo l’interno li ammalia con superbi capitelli e colonne arricchite da angeli e fiori che rendono la chiesa un vero e proprio tesoro della città brindisina.
Quest’opera, insieme all’attuale scuola adiacente è frutto della volontà della famiglia regnante nel XVII secolo, dell’Università e dell’ingegno e l’operosità dei frati della Congregazione delle Scuole Pie.
Testimonianza di ciò sono i tre stemmi: quello degli Scolopi sull’architrave del portale d’ingresso e sul bellissimo organo settecentesco ancora oggi ammirabile nella sua maestosità, lo stemma con l’albero d’ulivo e l’aquila coronata simboli rispettivamente della città di Francavilla e della famiglia degli Imperiali.
La realizzazione della chiesa ebbe inizio nel 1696 qualche anno dopo la costruzione, a spese dei feudatari, dell’Università e naturalmente della famiglia degli Imperiali, di quello che sarebbe divenuto il Collegio del Regno di Napoli.
Proseguì con la creazione della monumentale cupola, opera d’arte di Fra’ Benedetto delle Scuole Pie, contenente all’interno scaglie di ceramiche policrome e andò, poi, perfezionandosi con la costruzione di due altari ad opera di maestri scalpellini leccesi che ancora oggi sono ben tenuti per la loro importanza artistica e culturale.
Culla dell’educazione e della formazione religiosa di tanti frati, la Chiesa di San Sebastiano annovera due importanti scolari: San Pompilio Maria Pirrotti, che divenne educatore dei giovani e della popolazione povera, e il Beato Bartolo Longo che rimase a istruirsi a Francavilla per ben undici anni, considerandola la sua seconda patria.
Ben sette cappelle sono presenti all’interno della grande chiesa a navata unica in cui sono custoditi sette altari dedicati a San Francesco da Paola, San Giuseppe, Sant’Anna, San Giuseppe Calasanzio, San Roberto, San Gaetano Thiene e Sant’Elzeario. In particolare questi ultimi due sono arricchiti da colonne tortili ricchi di elementi barocchi, da cui pendono angeli, fiori e animali e su cui si intrecciano merletti di intarsi, un vero e proprio patrimonio artistico-culturale per gli amanti delle belle arti e un patrimonio prezioso da custodire gelosamente e restituire allo splendore di un tempo per gli stessi abitanti di Francavilla.
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