Il Centro Culturale di Ricerca e Formazione di Massafra presenta il libro “La via dello zafferano. Viaggio nella storia e nell’etimo di Massafra. Crocevia dell’Oro giallo“, il 31 Maggio 2024, alle ore 18:00, presso Palazzo della Cultura a Massafra.
Il saggio è l’ultima opera della studiosa-ricercatrice Barbara Wojciechowska Bianco, Professore Emerito in Letteratura Francese dell’Università di Lecce (oggi Università del Salento) e Officier des Palmes Académiques de France, nonché presidente del Centro di Cultura, Ricerca e Formazione “Osservatorio del mondo che cambia”, da lei istituito.
In questo volume si mette in rilievo, che il significato del nome di “Massafra”, non è, nè la terra degli Afri, nè la terra dei Longobardi (Fara) ma è la terra dello zafferano (Massa-safra(num)). Questa ipotesi è stata convalidata dall’Accademia della Crusca nelle persone dei Prof.essori Rosario Coluccia e Francesco Sabatini. E’ una ipotesi che procede per fonti e argomentazioni. Parla anche della storia delle colture dello zafferano nell’antichità, nel medioevo, fino a XVIII sec.
A questo periodo, risalgono alcuni documenti che attestano una fitta rete dei centri del commercio e scambi di zafferano in Europa, già dalla prima metà del XVI secolo. Partendo da questi dati, si è potuto ricostruire il percorso degli itinerari e crocevia delle relazioni che si instaurarono tra i diversi mercati europei. Per esem-pio, lo zafferano che partiva dalla Puglia giungeva, attraverso Otranto, nell’importante centro commerciale di Norimberga che smerciava, poi, la spezia fino ad est, verso la Polonia.
Moltissime città della Puglia per un millennio hanno coltivato lo zafferano che era la fonte di guadagno e dell’economia della regione. In questo contesto era inserita Massafra che, con la sua produzione dello zafferano, partecipava ad un mercato ampio: non solo locale ma anche regionale ed europeo. Faceva parte, cioè, di un sistema organizzato e funzionale per sé e per gli altri e, quindi, era un organismo che aveva una sua dimensione economica, sociale e culturale. In altre parole, l’itinerario commerciale seguiva un suo percorso internazionale che possiamo chiamare “la via dello zafferano”.
Il presente saggio si auspica, di risvegliare nei lettori la memoria dello zafferano che costituisce un elemento identitario della città di Massafra e di tutta la Puglia.
Il saggio sarà presentato con l’adesione del Comune di Massafra, l’Università del Salento, Soroptimist International Club Taranto, FIDAPA-BPW ITALY (Sezione di Massafra), Lions Club, Università Popolare delle Gravine Ioniche e Centro Culturale di Ricerca e Formazione.
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