Nuovo lavoro discografico per il pianista castellanetano Antonio Di Fonzo. L’album “Hommage à Petrucciani”, uscito con la nota etichetta discografica Stradivarius, è disponibile su tutte le piattaforme digitali (Spotify, Apple Music, Amazon Music, Deezer).
Dopo il successo del suo album d’esordio “Rebirth” (2019, Digressione Music) e del singolo “Endless Love” (2021, Digressione Music), evidenziato anche nelle recensioni pubblicate su riviste specializzate quali Jazzitalia e Klassic Heute, che lo hanno lanciato nuovamente sulla scena musicale nazionale ed internazionale (Londra 2016, Seoul 2018, Amsterdam 2019, Rotterdam 2020), “Hommage à Petrucciani” è uno straordinario omaggio all’indimenticabile pianista jazz Michel Petrucciani, arricchito persino dalla collaborazione con il figlio di Michel, Alexandre Petrucciani.
“Sin dal primo ascolto” – ha commentato il compositore Antonio Di Fonzo – “ho apprezzato profondamente la ricchezza di sonorità, l’assoluta nitidezza e l’energia vitale insite nella produzione musicale di Petrucciani. Nel corso del tempo, ho sviluppato una sorta di venerazione per colui che rappresenta un mito, la perfezione incarnata in un essere apparentemente minuscolo che è un vero titano della musica. Tuttavia, oltre ad essere un musicista geniale dotato di talento sovrumano da emulare, Petrucciani è anche un uomo da ammirare per la sua tenacia, determinazione e sete di vita ed è per me una vera fonte d’ispirazione. Dei brani scelti In a Sentimental Mood, Brazilian Like, Estate e Round Midnight ho consapevolmente deciso di rispettare la struttura e l’esecuzione originali del Maestro in specifici concerti live interpretandoli fedelmente, in quanto ritengo che quando ci si trova innanzi alla perfezione, non si possa fare altro che assumere un atteggiamento di pura ammirazione e rispettosa contemplazione. Nel realizzare l’album, ho sperimentato ancora una volta la meravigliosa e toccante unicità e maestria di Petrucciani che ne fanno un formidabile pianista jazz, tra i più grandi di tutti i tempi. Oserei definirlo “il pianista dell’impossibile”, reso “possibile” grazie al suo smisurato talento e alla sua ineguagliabile creatività”.
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