Una distesa di terriccio arido e polveroso ornata dalla sparuta presenza di arbusti secchi e vegetazione spontanea che ha come sfondo le ciminiere dello stabilimento siderurgico. Alla luce di uno scenario simile, in pochi, se non proprio nessuno, potrebbero immaginare per quella superficie di circa 90mila metri quadri una sua “rigenerazione”, che la renda diversa da quella attuale. Eppure da questa mattina, a dimostrazione di come le cose possano cambiare grazie ad un’oculata programmazione unita ad un’incisiva azione politico-ammnistrativa, proprio quella zona del rione “Tamburi”, a ridosso del cimitero “San Brunone”, si appresta a vivere una nuova fase: quella della sua rinascita. Inserita nel più articolato progetto denominato “Green belt” finalizzato alla riqualificazione e alla valorizzazione paesaggistica ed ambientale dei siti periferici cittadini, quella area è diventata un cantiere che la trasformerà in un parco ricco di alberi e di essenze arbustive e tappezzanti, con spazi aperti fruibili, confortevoli e sicuri in grado di produrre notevoli effetti positivi per gli abitanti del quartiere e la comunità tarantina in generale. Il tutto in linea con il piano di rigenerazione urbana tratteggiato da “Ecosistema Taranto”, il programma con cui l’Amministrazione Melucci vuole disegnare per la “città dei due mari” un futuro più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Facendo leva su un finanziamento CIPE e previsto fra le opere del Contratto Istituzionale di Sviluppo per l’Area di Taranto, l’intervento ha un importo che sfiora i 4 milioni di euro e dovrebbe essere ultimato in circa 540 giorni.
L’apertura del cantiere è avvenuta alla presenza del sindaco Rinaldo Melucci, degli assessori Cosimo Ciraci e Marcello Murgia e dei dirigenti e dei tecnici del Settore Lavori Pubblici del Comune di Taranto. Come illustrato da questi ultimi al primo cittadino, il progetto di “forestazione” verterà su sei sistemi che avranno caratteristiche e conformazione differenti fra loro. Si va dalla fascia filtro alberata che andrà a proteggere la monumentalità del cimitero adiacente alla fascia di fitodepurazione con alberi ed arbusti per la bonifica dei terreni; dai prati fioriti per la fitoestrazione degli inquinanti ai boschi ornamentali per la passeggiata; dalle strutture sopraelevate rispetto al piano campagna per i fiorai alle radure come spazi per l’aggregazione e attività all’aperto di ogni genere.
“Questo progetto” – ha dichiarato il sindaco Rinaldo Melucci – “contribuirà alla realizzazione di una nuova natura urbana capace di mitigare l’inquinamento dell’aria, di adattarsi agli effetti del cambiamento climatico, di ridurre l’effetto “isola di calore” grazie ad una serie di tecniche e metodologie innovative di fitobonifica e di poter essere pienamente fruibile dalla cittadinanza. Quello odierno è un primo, importante passo verso la sostenibilità ambientale che rappresenta una delle priorità della nostra Amministrazione”.
“Siamo di fronte” – ha aggiunto l’assessore Cosimo Ciraci – “ad un progetto che riqualificherà ulteriormente un quartiere periferico della città per il quale è stata prestata dall’Amministrazione Melucci grande attenzione in questi anni, come del resto dimostrano i lavori che hanno riguardato e stanno interessando le strade, i marciapiedi e la pubblica illuminazione. Interventi a cui adesso si affianca questo della “green belt” che darà decoro a quella che è una zona della città molto importante. Sempre grazie a quest’opera si provvederà anche a fornire una sistemazione dignitosa ai fiorai che svolgono le proprie attività a ridosso del cimitero “San Brunone”. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita per gli abitanti del quartiere “Tamburi” proprio attraverso lavori di cui seguiremo l’andamento costantemente affinché proseguano secondo il cronoprogramma stabilito”.
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